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Come diventare felici? Guardando il mondo con gli occhi di un bambino

 

di Enrico Buongiovanni

 

 

“Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell’uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l’aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. È qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa.”
(Osho)

 

 

L'aforisma di oggi appartiene a Osho Rajneesh, egli fu un maestro spirituale indiano che acquisì fama internazionale grazie ai suoi dogmi e credenze morì a Pune (India), all'età di cinquantotto anni.

 

Con le sue parole Osho mostra perfettamente, attraverso un piccolo esempio, quale sia la più grande differenza fra gli adulti e i bambini, ovvero il modo attraverso il quale un bambino vive le cose, godendosi il momento presente, senza pensare minimamente a cosa potrebbe andare storto, senza farsi condizionare da ciò che in passato non è andato come stabilito, già questa è una grande lezione che noi tutti faremmo bene ad imparare.

 

Gli occhi di un bambino:

 

arriviamo quindi al punto, è molto semplice attuare questa tecnica di crescita personale, ripensa alla tua età infantile, ti preoccupavi forse di tutto ciò che ti stava attorno in maniera così morbosa, eri per caso incline a stati d'animo come l'invidia, la rabbia, e altri emozioni affine oppure eri semplicemente preso dl vivere il momento in cui eri facendo ogni più piccola azione come fosse quella più importante e richiedente il cento per cento della tua attenzione.

 

Proprio così un bambino ti insegna ad essere felice di ogni piccola cosa, in qualunque posto ed in qualunque momento.

 

Il mondo odierno apre di fronte a noi una sconfinata scelta di possibilità, di posti da visitare, cose da vedere, tutto ciò in molte persone però anziché creare entusiasmo, causa panico infelicità ed incapacità di scelta.

 

Quando ciò ti accade rischiara la mente pensa a cosa è davvero importante per te vivi il presente, non permettere che il passato lo contamini.

 

Come già detto...Il miglior modo per imparare le cose è guardarle con gli occhi di un bambino

 

1 - Un bambino non gioca mai sporco; gli adulti dimenticano questo peculiare fatto, l'innocenza dei bambini è riporta come esempio in più libri, romanzi, ed anche in molti testi di sacre scritture di molte correnti religiosi, il motivo è presto detto, l'esempio da cui dobbiamo tornare a trarre beneficio è la magnifica bontà innata dei bambini, i quali anche durante i loro giochi pur sentendo molto la competitività e la voglia di vincere, non barattano mai (come purtroppo accade a molti adulti), i loro principi di lealtà e giustizia in favore di un punteggio facile, in questo campo soprattutto molti bambini insegnano ai propri genitori quale sia il punto di vista migliore e più efficace per un piccolo mondo più equilibrato e sano.

 

2 - Un bambino si impegna; so cosa stai pensando leggendo questo secondo punto, ti starai chiedendo qualcosa del tipo “come puoi dire si impegna, quando nella realtà dei fatti è proprio il contrario, basta pensare a quanto devi faticare per farlo studiare, dato che pensa sempre a giocare e mai al suo dovere.”

 

e qui ti fermo subito, beh, potrei dirti che il tuo punto di vista non è affatto sbagliato, però io non ti ho scritto che un bambino studia volentieri ma che si impegna, e noi l'impegno dov'è che lo mettiamo se non in quello che ci piace fare e che ci trasmette gioia e armonia.

 

Per un bambino giocare è un grosso impegno; immaginare una situazione, uno scenario, darsi un ruolo, creare una storia attorno al tutto.

 

Capisci la grande differenza, da adulti simo guidati dal dovere e dall'obbligo nel dover svolgere determinati compiti, alcuni di essi superflui, e gli obblighi albergano solo nella nostra mente.

 

Un padre un volta disse al proprio figlio: “Impegnati, non fai altro che giocare.”

 

per tutta risposta il bambino lo guardò da capo a piedi con un sorriso alquanto sbarazzino e rispose: “Rilassati, ti rendi conto che la vita è tutta un gioco!”

 

3 - Un bambino non si vergogna nel mostrare le proprie emozioni, tanto meno di piangere; eccoci arrivati a quello che a mio avviso è il punto più importante dei tre, non a caso ho deciso di lasciarlo per ultimo.

 

Questa è la migliore delle tante qualità che risiedono nei bambini, la più importante, l'assenza della vergogna.

 

Quanti di noi con il passare dell'età non riescono a dare la dovuta importanza alle proprie emozioni, per molti adulti il pianto derivato dalla tristezza viene vissuto quasi come una vergogna, da vivere lontano dalla vista altrui, ma non è il solo stato d'animo che l'adulto non riesce più a vivere in maniera normale ed equilibrata.

 

I bambini non commettono il nostro stesso errore, sanno che il loro stare male, o il loro stare bene è importante ed è giusto e normale sfogare il loro malessere e mostrare come stanno e come si sentono realmente.

 

Dai bambini dobbiamo imparare il coraggio di dire ciò che ci passa per la testa, fare nostra la tranquillità che li contraddistingue, senza perdersi dietro a mille pensieri, ma avendo un solo obbiettivo alla volta e vivere per quello.

 

Come loro non dobbiamo provare sentimenti negativi, dato che un bambino lo sa, non servono a niente, anzi sono proprio quelli che ti tolgono il sorriso.

 

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Commenti: 2
  • #1

    Tiziana (martedì, 20 marzo 2018 14:25)

    "Dai bambini dobbiamo imparare il coraggio di dire ciò che ci passa per la testa"
    Questo è il passaggio che più mi è piaciuto.
    Grazie!

  • #2

    Six (mercoledì, 21 marzo 2018 18:27)

    Queste tre massime mi piacciono molto, mi ci rispecchio tantissimo.