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Tutto accade per una ragione: guarda avanti

di Enrico Buongiovanni

 

 

 

“Nulla avviene per caso, ma tutto secondo ragione e necessità.”
(Leucippo)

 

 

 

 

L’ aforisma di oggi appartiene a Leucippo, egli fu un filosofo greco ed il suo pensiero venne preso più volte in esame da parte di Aristotele.

 

Le sue parole mettono in evidenza ciò che siamo abituati a sentirci dire fin da piccoli, specialmente quando le cose non vanno per il verso desiderato, ovvero che tutto quanto accade per una ragione.

 

 

1 – Riuscirò a stare bene

 

Quando le cose vanno male, ci troviamo a vivere una condizione di paura e disagio tenendo presente che i nostri piani non sono andati nella maniera sperata.

 

Proprio per questo motivo il primo pensiero che ci troviamo a fare è:

 

“Riuscirò a stare bene, riuscirò a riprendermi.”

 

Non sempre va tutto come sperato, così il primo rifugio per sentirsi meglio lo si ha cercando le giuste motivazioni per andare avanti.

 

Ciò che sconvolge è proprio il fatto di trovarsi sempre colti alla sprovvista, non importa quanto sia grave ciò che ti accade, perché ad incidere ci sarà sempre il fatto che ti troveri impreparato, dal momento che accadrà in maniera del tutto improvvisa e inaspettata.

 

Così continui per il tuo cammino, fingendo che tutto vada bene e pur non trovando le ragioni sperate, ti aggrappi alla speranza che le cose miglioreranno, ma è questo il problema del fingere, quando non c’è nessun’altro con te, ti stai solo prendendo in giro, anziché focalizzarti sull’opportunità che hai di crescere superando le difficoltà che ti trovi davanti, fingi che tutto vada bene, con l’unico pensiero, anzi l’ossessione di ricercare le ragioni, i motivi ed un qualche senso per quello che ti è avvenuto.

 

Per tutta la tua vita la gente ti dirà: “Tutto quanto accade per una ragione”, e per quanto possa essere d’accordo sotto certi punti di vista, credo anche che non sia per forza il tuo compito ricercare quelle ragioni.

 

Alle volte ha senso evitare il doloroso cammino verso la verità, a volte è meglio concentrarsi sull’accettare le cose, nonostante l’assenza di chiarezza e andare avanti.

 

 

2 - Le domande

 

La domanda alla quale dai la massima priorità è: Perché?, perché adesso?, perché non prima?, ma non è tutto qui: come?, cosa è accaduto?, cosa ho fatto di sbagliato? Cosa ne sarà di me? E non finiscono qui.

 

Perché quelle prime domande portano ad altre domande e ad altre ancora, finché non rimani col bisogno insaziabile di sapere la verità, la curiosità diventa quindi una dipendenza.

 

Così ti ritrovi a lasciar perdere le cose abbandoni i tuoi progetti e ti dirigi a letto sperando che quanto avvenuto sia stato solo un brutto sogno, svegliandoti così il giorno dopo solo per scoprire la dura verità che il mondo va avanti, indipendentemente da te, che tu perda il lavoro, che tu perda una persona cara, che tu perda e basta e se rimani indietro, vieni lasciato indietro, ciò che gli atri ti dicono per consolarti viene oscurato dalle troppe e incessanti domande presenti nella tua testa.

 

 

3 - La svolta

 

Ed ecco quindi la svolta, ad un certo punto accetti la situazione e cercando di rimetterti in piedi, capisci che ciò che ti serve è qualcos’altro, una cosa nuova alla quale dedicarti.

 

Sai quando ti si rompe un gioco e non puoi ripararlo, te ne trovi uno nuovo, ma è un paragone infelice e non funziona per tutto, ti mette quindi a cercare, ma con la mente offuscata dai tuoi trascorsi, non trovi nulla di compatibile così rinunci e vorresti averlo fatto prima così da non aver perso tempo, mettendo in gioco la tua stessa dignità.

 

Nel momento in cui rinunci e pensi solo a liberare la tua mente da ciò che è stato, riesci a superare la faccenda, magari ciò che hai perso ti manca, ma semplicemente lo accetti come elemento del tuo passato, qualcosa che non puoi riavere indietro, come un vecchio capitolo sul quale puoi solo soffermarti a rileggere, ma senza rivivere l’esperienza.

 

Così ti getti alle spalle la ricerca e con essa tutte quelle domande, non ti servono più risposte.

 

Vedi quando un gioco si rompe non sempre si è pronti per uno nuovo, a volte bisogna rimanere senza quel gioco, per riflettere su noi stessi, per imparare ad essere forti anche senza e far crescere la propria indipendenza, non bisogna cercare un nuovo gioco, si deve aspettare finche non lo si merita, come fosse un dono.

 

Per tutta la tua vita la gente ti dirà: “Tutto quanto accade per una ragione.”, e non è per forza il tuo compito ricercare quelle ragioni, alle volte la cosa migliore da fare e accettare e andare avanti.

 

 

4 - Conclusione

 

Quando impari ad accettare ciò che ti accade, senza perdere il tuo tempo a farti varie domande, pensieri e idee sul come e sul perché, finalmente potrai andare.

 

Come già detto in precedenza non è sempre compito tuo ricercare quelle dannate ragioni, cammina per strada con rinnovata energia, pensando a quanto sei potuto crescere e maturare grazie alle esperienze passate.

 

Adesso accetta e interiorizza il passato come qualcosa che non puoi cambiare, ma come qualcosa dal quale apprendere per diventare semplicemente la versione migliore di te stesso.

 

Tutto quanto accade per una ragione, beh forse alla fine dei fatti la ragione, rimane quasi sempre la stessa, ovvero crescere, migliorare ed imparare.

 

Imparare cosa mi chiedi?

 

Imparare a far fronte a tutte le difficoltà, prendendo spunto dalla parte migliore di te stesso e chissà a forza di guardare avanti, il tuo futuro potrà essere grandioso.

 

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Commenti: 2
  • #1

    Roberta (lunedì, 11 giugno 2018 14:31)

    Il paragone fatto con il gioco mi fa pensare tanto al mio ex ... :(

  • #2

    Alessia (venerdì, 15 giugno 2018 23:25)

    "Alle volte ha senso evitare il doloroso cammino verso la verità, a volte è meglio concentrarsi sull’accettare le cose, nonostante l’assenza di chiarezza e andare avanti."
    Questo è il passaggio che più mi è rimasto impresso