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La luce alla fine del tunnel: testimonianze di chi ha avuto il coraggio di cambiare

Di Enrico Buongiovanni 
“Se sei abbastanza coraggioso da lasciarti dietro tutto ciò che è familiare e confortevole, e che può essere qualunque cosa, dalla tua casa ai vecchi rancori, e partire per un viaggio alla ricerca della verità, sia esteriore che interiore; se sei veramente intenzionato a considerare tutto quello che ti capita durante questo viaggio come un indizio; se accetti tutti quelli che incontri, strada facendo, come insegnanti; e se sei preparato soprattutto ad accettare alcune realtà di te stesso veramente scomode, allora la verità non ti sarà preclusa.”
(Elizabeth Gilbert)
L'aforisma per questo articolo appartiene a Elizabeth Gilbert, scrittrice statunitense, nota in particolare per il best seller del 2006 Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità rimasto nella classifica dei libri più venduti stilata dal The New York Times per 187 settimane.
Con le sue parole, ci pone di fronte all'importanza del cambiamento, a quanto sia efficace e importante guardare agli altri come a degli insegnanti che hanno fatto parte del nostro meraviglioso viaggio che è la vita, ad accettare ogni lato di noi stessi, anche il peggiore è abbandonare ogni rancore poiché non è un sentimento positivo, e non potrà dunque portarci niente di buono.
Proprio riguardo l'importanza del cambiamento riguardo noi stessi, ecco che oggi voglio dedicare questo spazio a due piccole storie riguardanti due persone, dalle quali, a mio avviso, abbiamo tutti da imparare.
Questi due esempi di vita vissuta dimostrano chiaramente che è sempre possibile trovare un nuovo inizio, creare una nuova strada e soprattutto diventare la versione decisamente migliore di noi stessi.
Detto questo, leggi le due testimonianze qui sotto, tenendo a mente che sono fatti realmente accaduti così come li presento a due persone estremamente differenti fra loro, le quali però hanno avuto la volontà e la forza d'animo di dire basta alla loro condizione, mettere un punto e ricominciare da zero.
Dopo averle lette, poniti una domanda, ovvero:
-Posso migliorare me stesso?
 
Iniziamo dunque:
1-Felicità in polvere
 
Questa è la storia di Jacopo, (nome fittizio per proteggere l'identità della persona), il quale dopo un’infanzia spensierata e piena di gioie, visse una grossa battuta d'arresto durante l'adolescenza.
Si scoprì un ragazzo estremamente introverso, il quale difficilmente riusciva ad interagire e stringere legami coi propri coetanei, unendo poi queste sue caratteristiche al bullismo adolescenziale, perse completamente la felicità è il sorriso che fino a quel momento lo distinguevano.
Sentendosi rifiutato da tutto e tutti, avendo una spiccata sensibilità, non riusciva a lasciar perdere ne tanto meno a farsi scivolare queste brutte esperienze di dosso, ma viaggiava mentalmente alla ricerca di un motivo plausibile del perché non riuscisse a trovare amicizie compagnie o legami profondi e stabili, capaci di fargli dimenticare il sapore amaro che fino a quel momento la vita gli aveva riservato.
Finì ingenuamente e stupidamente a trovare un unico rimedio a tutti i suoi malesseri, un'unica cosa capace di farlo scomparire mentalmente da quella realtà che tanto lo opprimeva e alla quale non riusciva a trovare alcun senso.
Iniziò dunque il suo cammino nel mondo della droga, da principio qualche spinello e quando iniziò a non bastargli più, a non dargli più l'effetto desiderato, continuò con sostanze sempre più pesanti.
Il percorso scolastico divenne l'ennesimo fallimento che non riuscì a digerire, la sua vita sociale era inesistente e l'unica compagnia che aveva era quella fornitagli dalle sostanze che usava.
Arrivò al punto limite quanto divenne completamente dipendente e la sua solitudine non fece altro che accrescere ancora di più la percezione negativa che già aveva di sé.
Decise dunque di mettere fine a tutto ciò, entrò in una struttura per disintossicarsi e dopo un percorso tutt'altro che semplice, riuscì a vincere i suoi demoni.
Capì una volta per tutte che ciò che era stato non poteva essere cambiato, ciò che era passato, era ormai immutabile, tutte le figuracce i disturbi e i disagi ormai erano stati tali, l'unica cosa sulla quale aveva facoltà di azione e di pensiero era dunque il suo presente.
Uscito dalla disintossicazione, smise di ricercare rapporti vecchi, morti e ormai compromessi per sempre, volgendo lo sguardo verso tutte le persone che ancora aveva da conoscere e scoprire.
Dopo un corso come cuoco , trovò lavoro in un ristorante situato in Portogallo, due mesi fa è nata la sua prima figlia, è arrivato a raggiungere una felicità che poco tempo prima non avrebbe nemmeno osato immaginare, magari pensando di non meritarla, e invece il destino ha avuto in serbo per lui piani ben più definiti, riservandogli una grossa luce in fondo a quel tunnel attraversato con tanta fatica.
2-In cerca di autostima
Questa è la storia di Caterina, (nome fittizio per proteggere l'identità della persona), lei era sempre stata una ragazza studiosa e diligente, sempre coi piedi per terra, molti sogni in tasca ed una particolare luce negli occhi, luce propria delle persone buone di cuore.
L'unico suo problema, soffriva di dipendenza affettiva, una malattia dell'anima, la quale da vita ad amore malsani e dipendenti.
Ogni volta che si avvicinava ad un ragazzo viveva nel continuo terrore di poter essere rifiutata, o peggio essere considerata una poco di buono, nel tempo sviluppò qualche piccola e breve storia d'amore, le quali però riservavano la stessa triste conclusione.
Iniziò dunque a cercare un uomo in tutti quelli che incontrava, perdendo per strada chi magari avrebbe potuto renderla felice in favore di chi le avrebbe spezzato nuovamente il cuore.
Cercava un amore in maniera ossessiva, con metodi non convenzionali, arrivando addirittura ad usare i social in cambio di un pallido segnale che simulasse almeno l'illusione di un interesse.
Grazie a Dio però Caterina aveva una forte risorsa alle sue spalle, la sua famiglia, i suoi genitori riuscirono a sorreggerla ogni qualvolta ne aveva bisogno.
Con tutto il sostegno e l'amore vero di chi la conosceva da sempre e da tutta una vita, finalmente in lei qualcosa si svegliò.
Lei non era ciò che gli altri pensavano, non era solo un insieme di errori commessi e di storie senza un lieto fine, in lei c’era sempre stato molto di più, e la scelta era soltanto sua.
Continuare su una strada priva di veri legami, condita dal pensiero negativo che altri avevano della sua persona, oppure dire basta per sempre dare un calcio al passato ed iniziare un nuovo meraviglioso percorso verso il futuro, verso ciò che meritava e che tutti su questa terra andiamo continuamente cercando, la più pura felicità.
Ora è sposata e lavora come assistente alla poltrona in uno studio dentistico, ora ha la consapevolezza chi è, cosa ha fatto e il perché riguardano solo lei, lei che finalmente a raggiunto quella stabilità d'animo che molti ancora cercano. 
Conclusione:
Ora te lo chiedo nuovamente, ancora pensi di non poter migliorare, di non poter cambiare te stesso.
La prima testimonianza ti insegna che per quanto duro può essere il cammino, se hai il coraggio di riconoscere i tuoi limiti ed i tuoi errori, allora non ci sarà limite ai traguardi che potrai raggiungere.
La seconda invece ti insegna un'altra cosa fondamentale, ovvero che tu sei come un bellissimo diamante, il quale però può essere valutato solamente da un esperto, quindi perché pretendi che tutti comprendano la tua bellezza.
Vivi tranquillamente la tua vita senza lasciare spazio a tristezza, rancore e rabbia, esseri distruggono l'animo, una persona calma e felice sorride e va sempre avanti…fino a raggiungere la propria meravigliosa meta.

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Commenti: 1
  • #1

    MariNa (lunedì, 13 maggio 2019 09:36)

    Due storie che arrivano dirette come un pugno allo stomaco.
    Un nell'insegnamento di vita e di riscatto.