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Rapporti: il metodo della farfalla

Di Enrico Buongiovanni 
“Prendi un sorriso, regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole, fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente, fa’ bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima, passala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita, raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.”
Mahatma Ghandi 
L'aforisma per questo articolo appartiene a Mahatma Ghandi, con queste sue parole, egli ci mostra l'importanza che si nasconde dietro al nostro fare del bene.
I rapporti sono alla base della nostra vita, volenti o nolenti essi sono una componente principale all’interno delle nostre vite.
Essi possono essere di differenti tipologie, lavorativi, parentali, amicali, oppure semplice conoscenze.
Il problema maggiormente riscontrabile quando si tratta tale tema è il fatto che molti non vivono pienamente i rapporti presenti, perdendo invece le proprie energie dietro a tutti quei rapporti passati, a quelle amicizie finite male, oppure a quel legame che col tempo è andato a sfiorire.
Ciò però è lesivo per noi stessi, non è funzionale fermare il proprio pensiero sul passato e su ciò che è andato male, te lo spiegherò al meglio tramite la lezione di un professore californiano.
1-Il peso di un pensiero
Siamo all'Università di Berkley, in California. 
Un professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula, come ogni martedì. 
Il corso è uno dei più gremiti e decine di studenti parlano del più e del meno prima dell'inizio della lezione. Il professore arriva con il classico quarto d'ora accademico di ritardo. 
Tutto sembra nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare: il prof. ha in mano un bicchiere d'acqua.
Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d'acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell'aula. In silenzio. 
Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non particolarmente sorpresi. 
Sembrano dirsi: "Eccoci qua: oggi la lezione riguarderà sicuramente l'ottimismo. 
Il professore ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. 
Alcuni diranno che è mezzo pieno. 
Altri diranno che è mezzo vuoto, o ancora diranno che è completamente pieno: per metà d'acqua e per l'altra metà d'aria! Tutto così scontato!".
Il professore invece si ferma e domanda ai suoi studenti: "Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d'acqua?". 
Gli studenti sembrano un po' spiazzati da questa domanda, ma in molti rispondono: il bicchiere ha certamente un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi. 
Il professore aspetta che tutti gli studenti abbiano risposto e poi propone il suo punto di vista: "Il peso assoluto del bicchiere d'acqua è irrilevante. 
Ciò che conta davvero è per quanto tempo lo tenete sollevato". Felice di aver catturato l'attenzione dei suoi studenti, il professore continua: "Sollevatelo per un minuto e non avrete problemi. Sollevatelo per un'ora e vi ritroverete un braccio dolorante. 
Sollevatelo per un'intera giornata e vi ritroverete un braccio paralizzato".
Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di psicologia: "In ognuno di questi tre casi il peso del bicchiere non è cambiato. 
Eppure, più il tempo passa, più il bicchiere sembra diventare pesante. 
Lo stress e le preoccupazioni sono come questo bicchiere d'acqua. 
Piccole o grandi che siano, ciò che conta è quanto tempo dedichiamo loro. 
Se gli dedichiamo il tempo minimo indispensabile, la nostra mente non ne risente. 
Se iniziamo a pensarci più volte durante la giornata, la nostra mente inizia ad essere stanca e nervosa. 
Se pensiamo continuamente alle nostre preoccupazioni, la nostra mente si paralizza." Il professore capisce di avere la completa attenzione dei suoi studenti e decide di concludere il suo ragionamento: "Per ritrovare la serenità dovete imparare a lasciare andare stress e preoccupazioni. 
Dovete imparare a dedicare loro il minor tempo possibile, focalizzando la vostra attenzione su ciò che volete e non su ciò che non volete. 
Dovete imparare a mettere giù il bicchiere d'acqua".
2-Applica tale massima ai tuoi rapporti con il metodo della farfalla
Proprio così, proprio come con il bicchiere d'acqua allo stesso coi rapporti, dobbiamo porre la nostra attenzione su quelli presenti e non su quelli passati ricordarsi solo le cose felici che questi ultimi ci hanno donato, senza dare peso alle cose brutte, in quanto ormai appartenenti ad un momento della nostra vita che non è più la nostra realtà.
Una volta fatta nostra tale massima , possiamo riuscire ad applicare il metodo farfalla all'interno dei nostri rapporti.
Pensa al volo di questo meraviglioso animale, puoi tenere le mani giunte per far sì che essa si posi all'interno, ma non puoi chiuderle col fine di imprigionarla, tu puoi solo tenere le mani aperte di modo che ogni volta in cui essa vorrà venire da te , sarai pronto ad accoglierla, senza imprigionarla, senza farle quindi alcun tipo di pressione affinché rimanga attaccata a te.
Lo stesso vale per le persone che incontriamo durante la nostra vita, alcune le troviamo nel periodo sbagliato, altre non siamo abbastanza maturi per riceverla e capirle, altre ancora entrano sulla nostra strada e con la stessa facilità, ne escono.
Noi gettando via il rancore, la rabbia e tutti quei sentimenti che non fanno altro che male, prima di tutto a noi stessi, possiamo invece accettare la scelta di ognuno di far parte o meno del nostro vissuto, di voler continuare il viaggio assieme a noi oppure di andarsene quando lo ritengono opportuno.
Tenendo però sempre a mente che come noi cambiamo e miglioriamo durante il nostro cammino, anche gli altri fanno lo stesso, e noi rispettiamo la decisione di chiunque, covano per il prossimo solo sentimenti positivi, lasciando le nostre mani aperte e pronte all'accoglienza, quando e se vorranno tornare da noi, senza imprigionare nessuno.
È questa la bellezza dei rapporti, sono fragili, complicati, estremamente variabili e mirabili col tempo, eppure ognuno di essi, se faremo bene attenzione, sarà in grado di donarci qualcosa che sia in positivo oppure in negativo.
Alla fine saranno tutti parte di una nuova lezione appresa, saremo capaci così di donare il giusto valore alle persone che ci circondano, che vivono il nostro presente e che conoscendo tutte le nostre zone d'ombra, rimangono al nostro fianco, nonostante tutto.

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Commenti: 1
  • #1

    DaniBani (lunedì, 03 giugno 2019 09:00)

    Alle volte però è difficile, alle volte le persone si aggrappano ai nostri errori giudicandoci solo per quelli e nient'altro.
    Quello che noi possiamo fare e vivere sicuri di ciò che siamo diventati, senza dare peso a ciò che siamo stati.