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Fiducia e paure: "La volpe e il leone"

Di Enrico Buongiovanni

 

La volpe e il leone

“C'era una volta una volpe che se ne andava tranquilla per i prati. Era una mattina e i prati erano rifioriti dopo la brutta stagione invernale. I profumi della natura solleticavano le sue nari accarezzandole la fantasia, permettendole di sognare paesi lontani, belli e sconosciuti.

All'improvviso l'attenzione della volpe venne richiamata da un violento ruggito. Era un verso che non aveva mai sentito e, terrorizzata, fuggì a nascondersi dietro ad un cespuglio. Da li, riparata tra le foglie, la volpe poté vedere il terribile animale che aveva emesso quel suono: si trattava di un leone, una bestia a lei sconosciuta. Spaventata, la povera volpe, scappò via il più velocemente possibile.

Dopo quel brutto incontro passarono due giorni tranquilli: tutto sembrava quasi essere stato dimenticato, quando, d'un tratto, la piccola volpe si imbatté ancora nel leone. Questa volta il leone le apparve proprio davanti agli occhi, a pochi passi, ostacolandole il cammino. La volpe, impaurita, iniziò a tremare come una foglia senza la forza di reagire e fuggire: la volpe rimase ferma fino a quando il leone, a un certo punto, si allontanò.

Il giorno seguente la volpe si imbatté per la terza volta nel leone: scoprì che il proprio timore nei confronti di quel grosso e possente animale dal risonante ruggito, andava pian piano assopendosi. Così, durante il successivo incontro, la volpe si dimostrò molto più calma e riuscì persino a guardarlo negli occhi, salutandolo con cordialità.

Quando ebbe ancora modo di vederlo, la volpe provò a rivolgergli la parola: riuscì finalmente a scoprire in lui doti come il coraggio e l'intelligenza. Da quel giorno la volpe non si stancò mai di ascoltare il leone, sicura che dall'esperienza di un animale così astuto e bravo cacciatore, avrebbe tratto solo vantaggi."

[Fiaba di Esopo]

 

Questo racconto è stato scritto dalla magica penna di Esopo, scrittore greco antico, contemporaneo di Creso e Pisistrato, noto per le sue favole. Le sue opere ebbero una grandissima influenza sulla cultura occidentale: le sue favole sono tutt'oggi estremamente popolari, note e soprattutto piene di ricchi insegnamenti, col la lettura di questa favola, lo scrittore ce ne dona due fondamentali, il primo insegnamento riguarda il quanto doveroso sia imparare a fidarsi degli altri, perché indipendentemente dall'idea o dall'opinione che possiamo avere di una certa persona, ecco che se ci sforziamo di conoscere veramente qualcuno senza rimanere attaccati ai nostri pregiudizi, allora la sorpresa che ne trarremo, potrà essere solamente positiva.

Il secondo insegnamento invece riguarda l'importanza che si cela dietro l'affrontare le proprie paure.

Dobbiamo quindi imparare a conoscere ciò che ci spaventa, dato che è l'unico modo per superare le nostre paure e trarne addirittura vantaggio.

 

1-Cosa insegna “La volpe e il leone"?

Come già detto questo racconto insegna due cose fondamentali che spesso teniamo a mente quando siamo bambini, dimenticandocene purtroppo strada facendo, si cresce la diffidenza aumenta e passa quella naturale innocenza e visione giocosa del mondo che è innata nei bambini.

Per questo dobbiamo mantenere vivo il bambino dentro di noi, è l'unico modo per non impazzire e avere una visione d'insieme riguardo quella che è la vita, ovvero un grande gioco dove la prima attrazione sono le montagne russe, alle volte siamo ad un palmo dal cielo, altre nel punto più basso, eppure se teniamo duro e andiamo avanti, le gioie non tarderanno ad arrivare.

 

2- La fiducia nell'altro

La fiducia nelle altre persone è senza dubbio una di quelle cose che scarseggia al giorno d'oggi, possiamo tranquillamente dire che viviamo in un'epoca nella quale la fiducia è merce rara, venduta a caro prezzo e troppo spesso rubata.

Ma proprio come la volpe, la quale ha avuto fiducia nel leone ed ha imparato a conoscerlo, capendo che l'idea che si era fatta era profondamente sbagliata, così noi dobbiamo buttarci alle spalle tutti i pregiudizi e le vecchie idee riguardanti gli altri.

Teniamo a mente che le persone cambiano sempre e molto spesso che incontriamo non corrisponde a chi ricordiamo.

In un mondo ideale sarebbe bellissimo potersi fidare ciecamente di chiunque, ciò però non è possibile a causa di una ovvia serie di motivi.

Quello che però possiamo e dobbiamo imparare a fare, è semplice, come la volpe abbandona i pregiudizi e crea un legame con il leone, anche noi una volta abbandonate le nostre paure o timori iniziali riguardo una determinata persona sconosciuta o meno, abbandonati i pregiudizi che i ricordi ci impongono ecco che saremo veramente liberi e soprattutto più felici, scoprendo così che dare fiducia al mondo è ancora possibile, esistono molte persone in gamba e degne di nota su questa terra, sta solamente a noi imparare a scavare per guardare sotto la superficie.

 

3-Scontrarsi con le proprie paure 

Il secondo importantissimo insegnamento della favola di Esopo, è proprio l'importanza di andare incontro a ciò che ci spaventa.

La volpe era estremamente spaventata dalla sola presenza del leone, eppure poco a poco, passo dopo passo, è riuscita a farsi coraggio, andare incontro a ciò che la spaventava ed apprendere che i motivi e le cose che potevano impaurirla, vivevano solamente nella sua testa.

Così siamo fatti tutti noi, spaventati da un qualcosa che non abbiamo nemmeno mai provato ad avvicinare per paura delle conseguenze tragiche che siamo convinti avverranno.

Invece la realtà che ci circonda, non corrisponde quasi mai a ciò che la nostra mente partorisce, diventiamo vittime inconsapevoli dei nostri stessi pensieri, ne rimaniamo così tanto convinti al punto da divenire paralizzati ed impauriti senza però una reale ragione.

Ognuno di noi sa bene quanto possa essere faticoso buttarsi interamente in un’esperienza oppure in una dinamica a noi non congeniale, che ci impaurisce, che spesso ci fa sentire inadeguati, eppure, ripensa un attimo alle volte che ti sei trovato faccia a faccia con i motivi del tuo spavento e della tua paura.

Esattamente subito dopo aver affrontato tale esperienza, indipendentemente dal risultato ecco che dentro di noi nasce una forte consapevolezza, ovvero che possiamo farcela, possiamo andare avanti e soprattutto che siamo molto migliori rispetto a quando rimanevamo immobili e paralizzati.

La paura è buona, è un campanello di allarme riguardo cosa fare e cosa no, ma attenzione, usa la testa e affrontane il più possibile poiché, indipendentemente dal risultato, ne uscirai come una persona migliore.

 

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Commenti: 3
  • #1

    Claudia (lunedì, 19 agosto 2019 08:06)

    Questa favola nemmeno la conoscevo, mi piacciono molto le tue analisi, peccato non tutti maturino i tuoi stessi pensieri.
    Continua così!

  • #2

    Patrizia (lunedì, 19 agosto 2019 19:11)

    E pensare che il più delle volte crescendo la fiducia viene meno, eppure piano piano, sto imparando a rendere fiducia agli altri e devo vedere che ho veramente conosciuto persone migliori rispetto a quelle che ricordavo essere.

  • #3

    Una Persona (giovedì, 30 settembre 2021 15:14)

    Sai le persone che ragionano così ormai sono poche.
    La fiducia è importante.