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Preoccupazioni? Scegli di essere sereno

Di Enrico Buongiovanni

“Considera un po’ questi qua davanti. Hanno preoccupazioni, contano i chilometri, pensano a dove devono dormire stanotte, quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno… e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci. Però hanno bisogno di preoccuparsi e d’ingannare il tempo con necessità fasulle o d’altro genere, le loro anime puramente ansiose e piagnucolose non saranno in pace finché non riusciranno ad agganciarsi a qualche preoccupazione affermata e provata.”
Jack Kerouac

L’aforisma per questo nuovo articolo appartiene a Jack Kerouac, (12 Marzo 1922 - 21 Ottobre 1969) è stato uno scrittore e poeta americano di Antenati franco-canadesi. 
È considerato un iconoclasta letteraria e, insieme a William S. Burroughs e Allen Ginsberg, un pioniere della Beat Generation.
Kerouac è riconosciuto per il suo metodo di prosa spontanea. Tematicamente, il suo lavoro tratta argomenti come la spiritualità cattolica, il jazz, la promiscuità, il buddismo , la droga, la povertà e i viaggi. Divenne una celebrità clandestina e, con altri ritmi , un progenitore del movimento hippie , sebbene rimase antagonista verso alcuni dei suoi elementi politicamente radicali.
Con le sue parole ci mostra una scomoda e al contempo liberatoria realtà, ovvero quella inerente le preoccupazioni ed il fatto che la maggior parte delle volte ci troviamo a vivere con la fissazione di preoccupazioni fittizie e surreali fino al momento in cui, finalmente capisci quali siano le cose che realmente dovrebbero entrare nella sfera dei tuoi pensieri, e meritevoli di attenzioni, ed è allora che comprendi cosa sia veramente importante.

1 - Impara cosa merita veramente la tua attenzione
Tante anzi tantissime di quelle cose che rubano il nostro tempo, che occupano la nostra mente, non sono cose reali che meritano realmente le nostre energie o il nostro tempo.
Il nostro tempo è limitato, e troppe sono le volte che ci troviamo a gettarlo via, a sprecarlo, ad usarlo dietro preoccupazioni illogiche, insicurezze e tutta quella spazzatura mentale che continua ad avvelenarci da dentro.
Così facciamo l'errore di non vivere veramente, ma di trascinarci avanti, perdendo di vista la serenità in favore di paranoie e continui ripensamenti riguardo il nostro essere.
Poi un giorno, il tempo, il destino, o chissà cos’altro, magari la maturità acquisita crescendo, ci dona una nuova prospettiva, una visione d’insieme, la quale ci sveglia facendoci capire cosa realmente conti.
Tutti i pensieri tossici che la nostra mente crea, tutte le preoccupazioni riguardo le nostre azioni, riguardo il nostro modo d'essere, non donano nulla di realmente positivo, abbiamo paura di non avere mai abbastanza soldi, di non essere riusciti a raggiungere obbiettivi o traguardi meritevoli di tale nome, e ci perdiamo fra un rapporto e l'altro senza domandarci quanto di positivo doniamo, ma ci paralizziamo dietro alla domanda: “Io valgo abbastanza?”
La risposta è semplice, ed è un sincero e spontaneo .
Tu vali in base al bene che procuri, tu vali per quello che fai, tutte quelle piccolezze che continuano a frenarti, non devi combatterle e accantonarle, ma bensì devi imparare a gestirle.
C’è una grossa differenza fra il vivere intrappolati nel guscio di un continuo sentimento di preoccupazione paralizzante, e il farsi la giusta autocritica.
Alla fine l’unica cosa che conta realmente non è il conto in banca, non è la posizione sociale, non è nemmeno il pensiero altrui, l'unica cosa che conta è stare bene con noi stessi.
Accettarsi per quello che siamo è il primo passo per vivere bene, abbracciare i nostri errori e le nostre mancanze senza per questo sentirci da meno, ecco cosa conta, accettare il nostro lato mancante e andare avanti in maniera serena disinvolta, avendo poi fiducia, con la giusta dose di accettazione e tolleranza nei confronti di noi stessi, ciò che ci attenderà dietro l'angolo non potrà che essere positivo.

2 - Preoccupazioni: non permettere blocchino la tua vita
Tutti questi pensieri nocivi hanno una sola terribile funzione, ovvero quella di bloccarci, quella di intrappolarci in uno schema mentale, che, se assecondato si rivelerà manipolatore, ed ecco che così facendo, finiremo col non capire noi stessi, ma anzi ci continueremo a punire anche quando non serve.
Comprensione e tolleranza sono due parole meravigliose, il più delle volte però usiamo il potere positivo di esse solo nei confronti altrui, da oggi però inizia a indirizzarle verso te stesso.
Sii comprensivo riguardo le tue azioni ed il tuo essere, sii tollerante e indulgente con te stesso.
Nessuna preoccupazione deve avere il potere di intrappolarti, nessuno errore decreta mai la fine, tutto è esperienza e sta solo a te donarle la giusta chiave di lettura.
Quindi leggi bene, forse ciò che troverai scritto sarà qualcosa di positivo, dovuto alla tua nuova prospettiva.

3 - Procedi, vai avanti con la mente libera
Una volta accettato ciò che sei, una volta capito che le tue ossessioni e le tue preoccupazioni non devono privarti del sonno, ma solamente spronarti ad andare verso la direzione giusta, ecco che allora potrai procedere verso qualcosa di nuovo, qualcosa di bello, qualcosa di migliore, finalizzato al tuo miglioramento.
Parla sempre tre lingue: di fronte, diretto e sincero, e soprattutto continua con gioia il tuo cammino, colorala questa vita, ci sarà sempre chi cercherà di tingerla di nero, ma tu continua imperterrito, riempi questa vita di colore.
C’è sempre qualcosa di bello che dovrà arrivare…ricordalo.

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Commenti: 3
  • #1

    MariNa (lunedì, 18 novembre 2019 09:13)

    Tante cose ci bloccano e ci paralizzano, l'importante è solo trovare il giusto compromesso e accettare di essere umani.

  • #2

    Gaia (mercoledì, 20 novembre 2019 23:52)

    Grazie per i tuoi articoli e te lo dice una che ha senpre vissuto nella preoccupazione, quindi grazie

  • #3

    Serena (martedì, 12 gennaio 2021 08:34)

    Grande!!!