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Strappa l'etichetta, tu sei molto di più

Di Enrico Buongiovanni


"La natura ci ha reso unici, come ha fatto con i fiori e i ciottoli; ma abbiamo paura di essere peculiari, e così la nostra società assomiglia a un sacchetto di biglie, o una serie di candele fatte con lo stesso stampo. Perché dovremmo vestirci tutti allo stesso modo? Il gelo non dipinge le mie finestre due volte allo stesso modo."

Lydia Maria Child

 

L' aforisma per questo articolo appartiene a Lydia Maria Child,  (Medford, 11 febbraio 1802 – Wayland, 20 ottobre 1880) è stata una scrittrice statunitense. Nota la sua attività come femminista, abolizionista e in difesa dei nativi americani.

Raggiunse la massima notorietà negli anni che andavano dal 1820 al 1850, colpendo i propri lettori col puntare il dito, nelle proprie opere, su temi quali la supremazia bianca e la predominanza maschile nella società.

Nonostante il suo forte impegno civile, la sua opera più nota è la poesia Over the River and Through the Woods sul giorno del ringraziamento.

Il 31 gennaio 1943 fu varata la nave di classe Liberty che portava il suo nome.

Con le sue parole, la scrittrice pone la nostra attenzione su quello che è il nostro modo errato di percepire la realtà a noi circostante.

Parafrasando le sue parole, noi siamo unici, sì, so che questa è una frase che sentiamo spesso, ma senza darle realmente il peso che merita.

Molte volte, purtroppo finiamo col definire noi stessi sulla base dei problemi o dei periodi che viviamo identificando tutta la nostra vita e la nostra personalità con qualcosa che non la rispecchia realmente.

1 - Tu non sei un'etichetta

Ricorda sempre, non dimenticarlo mai, le etichette sono per gli archivi, le etichette sono per i vestiti, le etichette non sono mai per le persone.

Sono solito credere che siamo i peggiori giudici di noi stessi, il più delle volte siamo i primi a non dare il giusto peso al nostro dolore, a non dare il giusto peso alle nostre lacrime, notando invece tutti i nostri errori, come se essi fossero l'unica parte del nostro vissuto a definire ciò che siamo.

Sai, una persona tempo fa mi disse che sentiva di aver sbagliato tutto nella vita, di non aver mai fatto nulla di valido, questo solamente perché stava attraversando un momento particolare della propria vita, all'interno del quale era solita porsi domande ed interrogativi sul proprio vissuto.

Così per un periodo si identificò con i propri problemi, le proprie paure e le proprie insicurezze, fino al giorno in cui è rifiorita, uscendo dal baratro di incertezze che si era creata, sbocciando invece per la meravigliosa persona che è adesso.

Ciò mi ha dato molto da pensare a quanto sentiamo il bisogno quasi maniacale di definire noi stessi e giudicarci, il più delle volte però non lo facciamo in positivo, finendo così col brutalizzare la nostra stessa anima, non dandole spazio per respirare, impedendo così a noi stessi di essere liberi e non praticando la comprensione e l'indulgenza se non addirittura il perdono verso noi stessi.

 

2 - Non identificarti con i tuoi problemi

Quando abbiamo un problema, finiamo con l'identificarci con esso, infatti ci troviamo spesso ad usare i nostri problemi per identificarci e descriverci quando parliamo con gli altri.

Non ci troviamo a dire di avere il tale problema, non ci troviamo a dire che in quel momento viviamo un determinato stato d'animo.

Così ci troviamo a definirci dicendo che siamo tristi, definendoci come ansiosi, descrivendoci tramite l'emozione o lo stato d'animo che in quel determinato e breve momento ci sta attraversando.

Tu però non sei ansioso, non sei depresso, non sei infelice, tutte queste cose non sono altro che emozioni e stati d'animo, i quali per quanto forti e grandi possano essere nel momento in cui li stai vivendo, sono solamente passeggeri, essi non descrivono ciò che siamo, ma più semplicemente quello che stiamo vivendo in un determinato e singolo momento della nostra vita.

 

3 - Ricorda le nuvole sono passeggere, il cielo invece rimane sempre lì

Esattamente, le nuvole così come le nostre emozioni e i nostri stati d'animo, sono solamente passeggeri se stai vivendo un momento difficile, ricorda che tu non sei solo quel momento difficile, se stai attraversando un periodo di forte negatività, oppure nel quale hai commesso una serie di errori, allora ricorda tu non sei solamente i tuoi errori, i tuoi sbagli o ancora i tuoi periodi negativi.

Certo anch'essi fanno parte di ciò che sei e nella totalità formano la tua persona, la tua vera indole, la quale probabilmente sta solo aspettando che tu smetta di punirla e di essere troppo duro con lei, così da sbocciare e farti fiorire veramente.

Perdona te stesso, accetta i tuoi sbagli e scopri la bellezza che si cela dietro al dono di una nuova opportunità.

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Commenti: 2
  • #1

    Sandra (lunedì, 10 febbraio 2020 10:09)

    È proprio vero, il più delle volte ci identifichiamo con un nostro problema, dimenticando chi siamo realmente.

  • #2

    Tiziana (mercoledì, 12 febbraio 2020 09:17)

    Mi piacerebbe molto parlarti dal vivo, mi chiedo come riescano a esistere persone così profonde e in pace con loro stesse.