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La sottile differenza tra stare in silenzio e tenersi tutto dentro

Di Enrico Buongiovanni

 

"Oh, amico, non calarti il cappello sulla fronte! Sfoga con parole il tuo dolore: un dolore che non parla si rivolge contro il cuore troppo oppresso e lo spezza."

William Shakespeare

 

L'aforisma per questo articolo appartiene a William Shakespeare, drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.

Le sue parole pongono di fronte a noi un importante riflessione, tenersi tutto dentro non è mai un bene, alle volte lo facciamo per orgoglio, altre volte per paura di mostrarci deboli, quasi come se la nostra fragilità fosse un male da nascondere, anziché qualcosa di cui andare fieri, dal momento che ci rende umani.

 

1-Tenersi sempre tutto dentro impedisce di prendere il volo

Numerose, sono estremamente numerose quelle barriere che ci fanno credere che tenersi tutto dentropossa essere la scelta ideale, quella giusta, o che ancora possa essere l'unica scelta saggia.

In realtà, tenersi tutto dentro, non è mai una soluzione, non risolve assolutamente niente e soprattutto non porta ad alcun risultato positivo.

Alle volte si compie tale scelta, supponendo possa essere quella ideale perchè ci troviamo accecati dall'orgoglio, o ancora dalla presunzione e dalla paura di venire giudicati ed etichettati come persone deboli e fragili, come se il mostrare i propri sentimenti e le proprie emozioni, di qualunque natura possano essere, fosse un segno di debolezza, piuttosto che una normale condizione umana.

Vedi tenersi tutto dentro è in realtà un enorme forma di vuoto, poichè anzichè essere prova del nostro carattere forte, mostra invece una reale, quanto preoccupante incapacità di riuscire ad aprirsi con gli altri.

Attenzione però, non sto suggerendo che non sia giusto avere un proprio spazio personale, o che ogni cosa che accade nella tua vita debba essere raccontata, serve però una via di mezzo, è lecito e maturo provare e cercare di essere autosufficienti, provare fino a dove ci è possibile ad andare avanti con le nostre sole forze, ma bisogna anche tenere a mente che esiste un'altra via; avere qualcuno su cui contare, qualcuno a cui potersi appoggiare, specialmente in quei giorni dove il cielo ti appare più grigio e cupo, poichè tale direzione non è sintomo di debolezza, ma strabiliante testimonianza delle nostre grandi capacità nell'aver creato saldi e sinceri legami duraturi nel tempo, poichè in un mondo così instabile ci restano solo i meravigliosi legami che creiamo.

 

2-Alle volte senti il bisogno di urlare

Continuando ad ostinarsi, a tenere tutto imbottigliato dentro di noi, finiremo per implodere, questo perchè non è facile tenersi tutto dentro, così come è difficile buttare tutto fuori.

Ecco che allora viene in nostro aiuto l'equilibrio, sì perchè in fin dei conti, cos' è la gioia senza il dolore? Oppure il successo senza il fallimento? Che cos' è una vittoria senza una perdita? La salute senza la malattia? Si deve sperimentare ogni cosa se si desidera apprezzare l’altra.

Ecco questo è esattamente quello che dobbiamo essere in grado di fare, tenerci dentro quelle piccole cose che riguardano solamente noi stessi, ed essere in grado di buttare fuori il resto, anche perchè sai cosa accade quando teniamo tutto dentro? Beh...accade che troviamo un posto ad ogni cosa, tranne che a noi stessi.

Tu non perderti, non perdere te stesso, quando la vita ti fa lo sgambetto, tu mostrale quanto sei bravo a rimanere in equilibrio.

 

3-Il segreto è...

Quindi il segreto quale potrebbe essere, in questo è pazzo teatro chiamato mondo, in questa strana recita che è la vita, in bilico fra il tenere le proprie emozioni imbottigliate, e il trovare qualcuno a cui chiedere una mano nel momento di estremo bisogno?

L'accettazione, ecco cosa realmente può esserci d'aiuto.

Accettando pienamente il nostro stato, il nostro modo d'essere, ecco che allora troveremo la pace, impariamo dunque a non lamentarciriguardo noi stessi, riguardo il nostro essere più e meno in gamba, più o meno  maturi, più o meno prede dell'emozioni.

Siamo fatti in un certo modo e solamente accettandolo veramente, riusciremo a nutrire un atteggiamento positivo,il quale ci permetterà di lavorare su noi stessi, diventando passo dopo passo, persone migliori.

L’accettazione di sé non limita le aspirazioni, al contrario, le nutre, pochè ogni miglioramento partirà sempre da ciò che si è realmente.

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Commenti: 2
  • #1

    Michela (lunedì, 13 aprile 2020 11:32)

    È importante capire che non siamo soli a questo mondo, e soprattutto che avere l'umiltà di chiedere aiuto non è debolezza, ma forza

  • #2

    Claudia (sabato, 18 aprile 2020 08:55)

    Sono convinta che sia una vera e propria arte quella di riuscire a selezionare le persone giuste.
    È una cosa normale, non possiamo andare a genio a tutti, alcuni ci ameranno, altri ci odieranno, ma sta solo a noi capire per chi vale la pena splendere.