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La Legge di Responsabilità - Le nostre vite sono nostre e di nessun’altro

di Enrico Buongiovanni 


"Non è solo per quello che facciamo che siamo ritenuti responsabili, ma anche per quello che non facciamo."


Molière


L'aforisma per questo articolo appartiene a Molière, pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, è stato un commediografo e attore teatrale francese. Assieme a Corneille e Racine rappresenta uno degli autori più importanti del teatro classico francese del XVII secolo.

Con le sue parole ci mostra un piccolo fatto estremamente interessante, ovvero che la responsabilità che abbiamo verso noi stessi e verso ciò che ci circonda, non dipende solamente da quello che facciamo, ma anche da ciò che coscientemente decidiamo di non fare.

Molte volte però finiamo col deresponsabilizzarci, non accettando dunque che è solo a causa nostra se ci troviamo a vivere determinate situazioni o stati d'animo, scaricando tale responsabilità a terze persone o addirittura a fattori esterni.


1-La Legge di Responsabilità

Questa è la quinta legge del Karma, tale legge può essere spiegata nel seguente modo, ovvero, noi solamente siamo gli artefici e responsabili del nostro destino, in che maniera? 

Semplice, attraverso le scelte che facciamo tutti i giorni. 

Nessun altro può prendere in mano la nostra vita o i nostri pensieri, dunque dobbiamo tenere a mente che, quando ci accade un evento negativo è perché probabilmente abbiamo fatto qualcosa, compiuto un'azione, la quale ci ha portato in quella direzione. 

La soluzione è quella di affrontare con responsabilità la nostra vita, senza delegare mai a terzi, ma facendoci ben carico di quello che è stato il nostro vissuto passato, quello che è attualmente il nostro presente e soprattutto quello che sarà il nostro futuro.

Sai, alle volte, in alcuni rari casi, può darsi che non siamo responsabili per la situazione in cui ci troviamo, ma lo diventeremo se non faremo assolutamente nulla per cambiarla.

Vedi tale fatto accade perché barattiamo la routine con la felicità, illudendoci non solo che tale scambio sia equo, ma scambiando proprio routine e felicità per la medesima cosa.

Affidiamo così la nostra vita a dei "campanelli", essi possono essere il lavoro, la famiglia, le amicizie, le relazioni, ecc.

Passando dunque la nostra vita a suonare tali campanelli col fine di riempire un vuoto costante che abita dentro di noi.

Lo facciamo solamente perché tale suono ci risulta familiare, ne siamo abituati, ed anche il suono o la melodia di tali campanelli non ci copre più, da tempo ormai di emozioni positive, ormai è un suono conosciuto, il quale non ci dona niente di nuovo, così facendo blocchiamo noi stessi e la nostra vita, privandoci di melodie nuove, per la semplice paura di finire ad ascoltare una melodia sconosciuta, la quale potrebbe o meno donarci piacere, ma fino al momento in cui non inizieremo a muoverci verso l'ignoto ecco che nulla muterà, nulla cambierà, finiremo così con il rimanere immobili in qualcosa che non ci dona ne pace ne felicità, ed è proprio in quei momenti che dovremo rendere conto a noi stessi che siamo gli unici responsabili di tale situazione.

Dal momento che in favore di una routine e di una situazione conosciuta, non abbiamo avuto il coraggio e la forza sufficienti per abbracciare qualcosa di nuovo.


2-Prendersi le proprie responsabilità 

È un atto che senza dubbio richiede un enorme coraggio ed un grandissimo sforzo, tutto nasce in fin dei conti da questa nostra presa di coscienza.

Poiché assumersi la responsabilità della propria infelicità è l’inizio del cambiamento.

Il semplice accettare il fatto che “Io sono responsabile di qualsiasi cosa sono” è l’inizio della consapevolezza. 

È solamente così che inizi a uscire dallo stato di ubriachezza nel quale hai vissuto per secoli, avendo piena coscienza del fatto che tu sei il solo responsabile di quella che è la tua vita.

Questo perché ognuno è responsabile di ciò che accade e ha il potere di decidere che cosa vuole essere. 

Ciò che siamo oggi, non è altro che il risultato delle nostre decisioni e scelte passate. 

Ciò che saremo domani sarà il risultato delle nostre azioni di oggi.

Sai, molti sono coloro che danno la colpa ad altri, un piccolo e pulito meccanismo che viene usato ogni volta che non ci si vuole prendere la responsabilità per qualcosa avvenuto nella nostra vita. 

Usare tale meccanismo è sciocco e lesivo, poiché realmente ci toglierà tutti i rischi, ma impedirà a noi stessi di crescere.

Capita molto spesso alla maggior parte delle persone, le quali non vogliono realmente la libertà, questo perché la libertà comporta responsabilità, e molte persone hanno paura della responsabilità.

Tu sii diverso dunque, sii sempre consapevole che ciò che sei e la situazione nella quale ti trovi non è altro che il frutto delle tue scelte e delle tue azioni, abbi sempre il coraggio di prenderti la responsabilità del tuo stato d'animo, nel bene o nel male ricorda, la scelta è solamente tua.

Ricorda infine che hai una grande responsabilità nei confronti di chi ami, e ne hai una anche nei confronti di chi non ami. Casualmente hanno lo stesso nome: sincerità.