
Di Enrico Buongiovanni
"Vedere con gli occhi di un altro, ascoltare con le orecchie di un altro, e sentire con il cuore di un altro."
Alfred Adler
L'aforisma per questo articolo appartiene ad Alfred Adler, psichiatra, psicoanalista, psicologo e psicoterapeuta austriaco.
Alfred Adler fu, con Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia psicodinamica.
Le sue parole ci mostrano quelle che è la reale bellezza dell'empatia, aiutare senza giudicare, esserci per gli altri concentrandoci sulle nostre similitudini e non sulle differenze, con le sue parole ci insegna che l'unico momento in cui una persona può guardarne un'altra dall'alto verso il basso, è quando la aiuta a rialzarsi.
Ho scelto questo aforisma perchè la persona di cui vado a raccontare è la perfetta personificazione di empatia, una persona rara, dal cuore puro.
È stato il primo volto che vidi una volta atterrato a Nairobi.
Subito si è mostrato comprensivo e accogliente nei miei confronti.
Gli ho spiegato che non possedeva ouna forte padronanza dell'inglese, e lui subito mi ha tranquillizzato:
"Tranquillo, piano piano."
Lui lavora per un'associazione locale che si occupa di accompagnare i volontari in quella che sarà la loro avventura nelle scuole, dando inoltre diverse occasioni e opportunità per visitare le meraviglie di questo luogo magico.
Ma adesso voglio soffermarmi su di lui.
Vedi, questa tipologia di esperienze può mettere a dura prova i volontari, l'affetto nei riguardi dei bambini, i legami che crei con le persone che conosci lungo il viaggio, ed ecco che proprio in questi momenti di smarrimento entra in gioco Ace.
Una volta imparato ad esprimermi nella lingua inglese mi sono trovato più volte a chiacchierare con lui a condividere pensieri per messaggio e dal vivo.
Ciò che mi ha colpito di lui è stata la sua piena disponibilità, la sua empatia, vedo lui dona un insegnamento prezioso a chi ha accanto, lui non giudica, lui non si lancia nel dire cosa sia giusto oppure sbagliato, lui "semplicemente" cerca di far stare bene tutti, di modo che ognuno possa sentirsi a suo agio.
In più occasioni si è trovato a fronteggiare problematiche inerenti me o altri volontari, le ha sempre gestite con una maturità incredibile.
Lui è stato la mia guida in un paese a me sconosciuto, Ace, durante i miei momenti di crisi era sempre presente.
Il mio difetto è che sono estremamente sensibile e vulnerabile alle emozioni, pretendo sempre il massimo da me senza rendermi conto che non si può essere perfetti, ed ecco che durante questi miei pensieri, sapevo che potevo scrivere, parlare e confidarmi con una persona, Ace.
Lui ha solo 25 anni, ma la sua maturità va ben oltre la sua età anagrafica, l'ho visto gestire momenti di crisi da parte di altri volontari, l'ho visto sempre presente nel momento del bisogno.
Una sera si mise al tavolo con tutti i volontari presenti e chiese ad ognuno di raccontare la propria storia, inutile dire che fu un'esperienza di condivisione meravigliosa, dopo di che ci raccontò anche la sua, che non racconterò per mantenere la sua privacy.
Una curiosità però posso raccontarvi su di lui, ama la fotografia e la sua abilità in questi campo è ben visibile, il suo sogno è quello di fare storytelling dietro gli obiettivi delle macchine fotografiche, beh, che dire su questo punto, possiede tutte le carte in regola per il raggiungimento di tali obbiettivi.
Mi stupisco sempre quando ripenso alla sua età, sono convinto che lui possieda un dono estremamente speciale, ciò che solo le persone realmente di cuore puro possiedono, ovvero la capacità di far sentire gli altri accettati, un dono raro, prezioso, che in un mondo come il nostro troppo spesso viene perso, lui invece è uno dei pochi che possiede ancora questa luce nel cuore.
Si dice che l'empatia fra le persone sia come l'acqua nel deserto, ovvero la si incontra di rado ma quando la si trova ti calma, ti rigenera, ecco chi è Ace, lui è l'orecchio che era sempre teso ad ascoltarti, la voce che MAI giudicava, ma dava sempre un supporto a chi si sentiva smarrito, lo è stato per me, lo è stato per tutti i volontari presenti ed anche se queste cose non gliele ho mai dette, sono sicuro che lui le ha sempre avvertite
A colpirmi sono state la sua pazienza, la sua calma e la sua disponibilità, un uomo che ti guarda sempre col sorriso.
Il suo motto è "si guarda avanti", e se ci pensi c'è qualcosa di poetico anche in questa sua filosofia, poiché se ti concentrerei sui dono del futuro, ecco che la vita ti riserverà sempre nuove sorprese.
Molto altro potrei dire su Ace, ma forse la cosa migliore è che voi veniate qui a Nairobi, a conoscerlo, a comprendere cosa voglia dire vivere per il bene dell'altro, senza giudicare, ma solo empatizzando, ecco lui...lui vi potrà insegnare questa meravigliosa arte.
Il mio augurio è che siate come lui, sempre capaci di empatizzare nel più profondo con il prossimo, tendendo la vostra mano verso chiunque, in qualsiasi parte del mondo.
È questa la qualità più bella di un buon rivoluzionario, il quale con le "piccole" azioni sarà in grado di cambiare il mondo, sarà in grado di far sentire chiunque accettato.
Grazie di tutto Ace.