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Non ciò che è familiare, ma ciò che è bene per te

Di Enrico Buongiovanni 


"Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso."


Erich Fromm


L'aforisma per questo articolo appartiene ad Erich Fromm, il cui nome completo è Erich Seligmann Fromm.

Egli è stato uno psicologo, psicoanalista, filosofo ed accademico tedesco. 

Le sue parole sono poche, molto semplici quanto giuste.

Potrebbe sembrare ad una prima lettura una scialba frase motivazionale, ma nella realtà racchiuso in così poche parole ecco che abita un significato molto più profondo, ovvero creare sè stessi.

Passare tranquillamente attraverso delusioni o fallimenti, accettare il proprio io, accettare il proprio essere e non ricadere mai più in schemi lesivo dell'ego, avendo sempre il coraggio, anche se può costare fatica, di inseguire ciò che serve per il nostro bene e non ciò che è familiare.


1-La ricerca della felicità

Sai, un uomo saggio disse molto tempo fa:

"Se sei arrabbiato è solamente perchè stai vivendo nel passato, se invece sei spaventato, è perché stai vivendo nel futuro, ma ecco che quando sei in pace, ecco lì vuol dire che stai vivendo nel presente."

Qui e ora, l'unico momento in cui ci è realmente concesso agire, l'unico momento nel quale possiamo adoperarci per fare della nostra vita una rivoluzione.

Ricorda che è solo nel "qui e ora", il momento in cui la vita inizia realmente ad avere senso.

Le persone credono di non aver scelta, di non poter intraprendere nessun percorso interiore per arrivare ad un cambiamento, ma questa non è altro che una bugia, sai il più delle volte siamo noi stessi a rimanere fermi, non volendo intraprendere nessun cambiamento, cerchiamo ancora e ancora ciò che ci è familiare, senza curarci del fatto se sia realmente o no il nostro bene.


2-Non cercare la familiarità, ma il benessere

Alla fine potrebbe essere riassunto tutto in una semplice frase, in un semplice pensiero ovvero:

"Il movimento che temi di intraprendere è spesso quello che cambierà ogni cosa...per sempre, fidati di te e fallo."

Anziché buttarci nelle nuove esperienze, anziché cercare qualcosa che per noi è ancora sconosciuto, ecco che finiamo con l'autosabotarci e sai perché ciò accade?

Semplice il nostro sistema nervoso ricerca ciò che è familiare, ma non necessariamente ciò che è bene per noi.

Ogni volta che questa scossa ti pervade, ogni volta che vieni bloccato dall'idea di perdere qualcosa di familiare anche se lesiva per te, pensa intensamente a quale sarebbe la scelta della futura e migliore versione di te.

Abbi il coraggio di diventare la versione migliore di te.

Quindi invece di forzare le persone ad apprezzarti, diventa una potente forza di attrazione semplicemente divenendo te stesso.

Ricordati che una volta fatto questo passo, se gli altri si allineano con la tua energia positiva, hai vinto.

Se non lo fanno ecco che hai vinto comunque.

Ricordati poi che pensare troppo impedisce il progresso e uccide la felicità.

Nessun tipo di ansia cambierà il tuo futuro, nessun tipo di rimpianto può cambiare il tuo passato, la chiave è solo una, l'accettazione.

Accettare dunque l'imperfezione, l'incertezza e che semplicemente alcune cose sono oltre il tuo controllo.

Ecco quindi la conclusione di tutti questi pensieri, alla fine è tutto molto semplice.

Pensiamo che troveremo la salvezza nella prossima serata, nel prossimo viaggio, nella prossima casa, nel prossimo lavoro nel prossimo bacio, in un amore esterno a noi.

Non c'è salvezza al di fuori.

L'unica salvezza è la consapevolezza dell'amore che è sempre dentro di te e del tuo rendere grazie all'universo per quello che sei.