· 

Storie di vita: la bambina che non smise di sognare

Di Enrico Buongiovanni 

"Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo."

James Matthew Barrie

L'aforisma per questo articolo appartiene a James Matthew Barrie, egli è stato uno scrittore e drammaturgo britannico, maggiormente noto come J. M. Barrie, la cui fama è dovuta alla creazione del personaggio di Peter Pan.
Le sue parole sono semplici ed estremamente sincere, con le sue parole ci fa capire che esiste ed esisterà sempre una cosa più forte delle difficoltà della vita, esisterà sempre il tempo per un finale migliore, con le sue parole ci incoraggia a vedere oltre le avversità, oltre ogni difficoltà, ci incoraggia ad abbracciare i nostri sogni, a viverli, ci incoraggia a buttarci al di là di quello staccionata che troppo spesso ci delimita, sì...al di là di quella staccionata chiamata paura.

1-Una bambina differente 
Adesso è una donna, adesso è realizzata, adesso lei è finalmente felice, è riuscita a raggiungere quello che solamente aveva paura ad immaginare.
La vita per la piccola Veronica, (nome di fantasia al fine di garantirne la privacy), non è stata sempre rose e fiori, per guadagnare quella tanto agognata pace, ha dovuto sudare e soffrire parecchio, ma ecco che alla fine la vita premia le persone che possiedono realmente un buon cuore.
Questa storia ha inizio al compimento del suo nono anno di età.
Veronica, pur essendo una bambina estremamente intelligente, si trova ben presto costretta a crescere molto più velocemente rispetto alla sua età.
Veronica vive con un unico ricordo del padre, ovvero un tenue flashback di quando lo vide uscire dalla porta di casa, chiudendosi alla spalle, con l'esito ultimo di non riaprirla mai più, questo è l'unico ricordo che possiede di un uomo che forse, in un periodo molto lontano ha provato a chiamare padre.
Sua madre invece, un pò per la delusione, un pò per la debolezza caratteriale, rimase affamata da quell amore romantico che molti cercano e lei cercando nell'uomo sbagliato finì per non crederci più...la vita alle volte è realmente meschina, finì per cercare quello stesso amore sul fondo di una bottiglia, ma ogni volta la ricerca non andava a buon fine, facendo di modo che ne aprisse sempre una nuova.
Ovviamente il dialogo con Veronica quasi non esisteva, sua madre era solito alzare le mani un pò per colpa dell'educazione ricevuta, un pò per la scottatura di un matrimonio fallito, ma soprattutto per via dell'alcool che vinceva su tutto, perfino sulla sua mente.
Figlia di un padre inesistente e di una madre dedita più alla bottiglia che all'educazione, Veronica crebbe senza una guida, era scontrosa, irrequieta, non trovava mai pace nel mondo fuori, in fondo come avrebbe mai potuto, una bambina abituata a vivere nel caos.
Ma crescendo la piccola Veronica capì che non è mai finita veramente fino al momento in cui non sei tu a decidere di arrenderti.
Ma lei non si arrese mai, perdonò suo padre, nonostante tutte le violenze subite non voltò mai le spalle alla madre, e non portò mai rancore verso tutte quelle persone che non facevano altro che giudicarla come "strana".
Lei non serbò mai rancore verso nessuno, lei capì che è solo attraverso il perdono che si cresce, solamente attraverso il perdono si può davvero lasciar spazio nel proprio cuore ad una reale felicità.
Bullizzata e vessata per tutta l'età adolescenziale, leo non smise comunque di sperare e credere nei buoni sentimenti.
Adesso lavora come assistente sociale, i casi che predilige sono quelle inerenti gli orfani oppure i bambini vittime di famiglie disfunzionali.
È sposata, ha 2 figli e ringrazia nel proprio cuore i suoi genitori, poichè essi le hanno insegnato cosa non fare per essere un genitore.
Tanto altro ci sarebbe da dire su di lei, tanto da approfondire, eppure credo basti che il lettore conosco ciò che ho raccontato questa è la storia di una bambina cresciuta in mezzo ai mostri, la quale però ha sempre conservato nel cuore la fiamma di un sogno, lo ha protetto ogni giorno, camminando su quel filo che chiama speranza.
Lei è la prova che il lieto fine esiste per tutti e che, se mantieni la speranza, per quanto impervio possa sembrare il tragitto, ecco che, magari all'ultima curva la vita inizierà a sorriderti.