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Rinascita: un giorno tornerai a volare

Di Enrico Buongiovanni 

 

"Morire quanto necessario, senza eccedere.

Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato."

 

Wisława Szymborska

 

L'aforisma per questo articolo appartiene a Maria Wisława Anna Szymborska è stata una poetessa polacca.

Premiata con il Nobel per la letteratura nel 1996 e con numerosi altri riconoscimenti, è generalmente considerata la più importante poetessa polacca degli ultimi anni e una delle poetesse più amate dal pubblico di tutto il mondo.

Con le sue parole ci aiuta a prendere consapevolezza di quello che è un grande ingrediente all'interno della nostra, importante, per non dire fondamentale.

L'ingrediente è chiamato in modi differenti, chi lo chiama dolore, chi sofferenza, chi lo nomina momento buio, eppure qualunque nome si voglia dare a tale emozione, quella è, ed anche se a tratti ti ritroverai ad odiarla, un giorni sarai grato per averla provata poichè essa sarà stata la forza dietro alla tua più forte e grande trasformazione.


1-L'importanza di riscoprirsi deboli

Immagina la tua vita come un semplice viaggio dall'infanzia fino all'età adulta, quello è il tuo obbiettivo, accetta dunque i momenti di crisi, poichè sono proprio loro a trasformarti veramente in un adulto.

Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo e riconoscendone la verità dei sentimenti passati, che se non ascoltati diventano presenti, futuri, eterni.

È adulto solamente chi smette di cercare i propri genitori ovunque.

Adulto è chi non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenza nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.

Adulto è chi si assume le proprie responsabilità, ma attenzione, le vere responsabilità, ovvero quelle riguardanti le proprie scelte, le proprie azioni, le proprie paure, le proprie fragilità.

Adulto è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, alla società malata, alla famiglia oppure alle amicizie sbagliate.

Dunque chi nega le proprie emozioni, ecco che non sarà mai definibile "adulto", ma sarà solo un bambino ferito travestito da tale.

Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.

Adulto è chi accetta ogni forma di dolore accumulato, così ciò che rimane è amore, empatia, accettazione e leggerezza.

Adulto è chi non mente a sè stesso, chi accetta tutte le luci e le ombre di ciò che è stato senza mentire al suo stesso cuore.

Non si può essere adulti senza essere consapevoli.

Avrei voluto capire tutto questo molto prima!

Adulto è colui che ha preso in carico il bambino e l'adolescente che è stato, diventandone il genitore. 


2-La forza delle esperienze 

In poche parole, esistono quelle esperienze così potenti, così forti e così impattanti sulla tua vita da creare un prima e un dopo, ti fanno ripartire, questi nuovi incontri...queste nuove esperienze ti donano il tuo "giorno zero"

Tali avvenimenti ti fanno comprendere cosa merita realmente la tua attenzione, ti fanno comprendere chi sei tu, chi sei veramente!

Tali avvenimenti mettono tutto apposto, ti donano un punto di vista differente, una visione del mondo completamente nuova.

Ne sono convinto, esiste per tutti il "giorno zero".

In quel momento non si vince, non si perde, ma si riparte, si conosce noi stessi, realmente!

Si accettano tutte le persone che sono felici di aggiungere colore alla nostra vita, non ci si chiude più, ma si rimane aperti a tutto e a tutti.

Il "giorno zero"...ciò che segue lo zero è un inizio e ricorda bene, gli inizi non conoscono sconfitte.

È durante quel giorno che guardi fiducioso la strada, segui il sentiero, sapendo che ogni cosa non accadrà "a te", ma "per te".