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Lettera di un amico da Gaza: testimonianza di terrore e speranza

Di Enrico Buongiovanni


Non esistono parole per descrivere lo stato d'animo che prova chi in questo momento si trova a Gaza.

Tante sono le storie che circolano in questi giorni riguardo ciò che sta avvenendo, questa è una di quelle, la quale purtroppo è tristemente simile a tante altre che stanno avvenendo nello stesso luogo.

Ricordandoci che non importa quali siano le parole che escono dalle nostre bocche, l'importante è fare azione concrete per migliorare il mondo che ci circonda, non solo per noi stessi, ma per chiunque viva attorno a noi.


1 - Lettera di un amico da Gaza: testimonianza di terrore e speranza 

"Caro mondo,

Mi rivolgo a voi dal cuore di Gaza, una città martoriata e dilaniata da una violenza che sembra non avere fine. 

Non so nemmeno da dove iniziare a raccontare gli orrori che abbiamo vissuto qui, ma sento il bisogno di farlo affinché il mondo possa comprendere la nostra sofferenza.

I bombardamenti hanno colpito la nostra città con una ferocia inimmaginabile. 

Giorno dopo giorno, notte dopo notte, il suono assordante delle esplosioni ha squarciato il nostro cielo e le nostre anime. 

Le case sono crollate, le strade sono diventate cimiteri all'aperto e il terrore si è insinuato nelle nostre vite come un incubo interminabile.

Nel corso delle settimane, ho perso coloro che amavo di più. 

Mio padre, un uomo saggio e gentile, è stato strappato via da me quando un missile ha colpito la nostra casa. 

Mia madre, una donna forte e amorevole, è stata portata via da questa guerra senza senso insieme a mio fratello più giovane. 

Guardare i loro volti sfigurati dal dolore e sentirli scivolare via tra le mie mani è stato un tormento che non riesco a descrivere.

I bambini della nostra città sono cresciuti nell'ombra della morte e della distruzione. 

Molti di loro hanno visto i propri amici, familiari e case ridotti in macerie. 

Le loro risate sono state sostituite dal pianto e dalla paura. 

Ogni notte, quando si spegne la luce e si fa silenzio, sento i loro sussurri di terrore nell'oscurità.

La situazione umanitaria è disastrosa. 

La mancanza di cibo, acqua pulita e cure mediche è diventata la norma. 

Siamo intrappolati in questa prigione all'aperto, circondati dalla morte e dalla disperazione. 

Il mondo ci ha voltato le spalle, eppure siamo esseri umani in cerca di pace e giustizia.

Chiedo al mondo di non dimenticarci, di non ignorare il nostro dolore. 

Chiedo al mondo di fermare questa violenza insensata e di trovare una soluzione pacifica per Gaza e per tutto il popolo palestinese. 

Siamo stanchi di essere vittime di un conflitto che non abbiamo scelto. 

Siamo stanchi di piangere i nostri morti.

Vi prego di aprire i vostri cuori e di unirvi a noi nella lotta per un futuro in cui nessun bambino debba vivere ciò che i nostri figli stanno vivendo oggi. 

Speriamo in un mondo migliore, in cui la pace e la giustizia prevalgano sulla guerra e sulla sofferenza.


Con speranza e dolore,

Un cittadino di Gaza"


2 - L'insegnamento che arriva da Gaza

Ciò che possiamo tirare fuori da questa lettera, la sua lezione morale è che non sarà mai tardi per cercare un nuovo mondo migliore, se nell'impegno nella ricerca di esso poniamo coraggio e speranza.

In fondo è solo quando vedi la luce dopo essere stato tanto tempo al buio, ecco è solo allora che ricordi e vedi realmente la bellezza e i colori delle cose.