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La luce dietro le nuvole

Di Enrico Buongiovanni


Ci sono momenti in cui tutto sembra fermo, sospeso in un'attesa senza risposte. 

Ti guardi intorno e il futuro appare incerto, quasi ostile. 

Eppure, c'è qualcosa dentro di te che non si spegne: la speranza. 

Ma cos’è davvero? Un’illusione per chi non sa arrendersi o un atto di fiducia nella vita stessa?

Il filosofo esistenzialista Gabriel Marcel vedeva la speranza come una scelta consapevole, un atto di fede nell’ignoto. Non è un'aspettativa passiva, né un semplice desiderio. 

È la capacità di restare aperti al cambiamento, anche quando tutto sembra suggerire il contrario. 

La speranza non nega la realtà, ma ci permette di affrontarla con uno sguardo diverso, con il coraggio di chi sa che il domani non è scritto.

In un mondo che ci insegna a essere diffidenti, sperare è un atto rivoluzionario. È dire alla vita: "Non so cosa mi aspetta, ma scelgo di crederci lo stesso". 

È un salto nel vuoto che non si basa su certezze, ma sulla convinzione che qualcosa di nuovo può ancora accadere. Non è ottimismo ingenuo, né cieca fiducia: è un’azione interiore che ci permette di resistere, di ricominciare, di costruire.

La speranza non è aspettare che tutto vada per il verso giusto. 

È vivere, agire, credere anche quando le cose sembrano andare nella direzione opposta. 

Se oggi ti senti perso, ricorda questo: la speranza non è qualcosa che trovi. 

È qualcosa che scegli. 

E la tua scelta può cambiare tutto.

E tu, in cosa scegli di credere?